Maurizio Alecci Una ricerca può essere scientifica, ha una scaletta e un fine. Ed una
ricerca può essere emozionale, senza limiti imposti, un procedere per
tentativi, lasciando che i nostri sensi ci trascinino lungo un percorso
sconosciuto, fatto di sorprese ed eventi inaspettati. Quest'ultima è la
strada che ho intrapreso molti anni fa, quando ho capito che una
macchina fotografica poteva portarmi alla scoperta del mondo, del mio
mondo profondo. E' il senso profondo del mio fare fotografia, la
ricerca, a volte affannosa, di catturare un pensiero, un'emozione,
un'idea.Una ricerca inizialmente mirata alla scoperta degli spazi della città dove sono nato, Roma, nel 1962. Ricerca affinata col tempo, con la concentrazione sugli spazi più vicini al mio modo di vivere la città, al fluire e svilupparsi dei miei interessi, anche professionali: la città e le sue architetture, la città e la sua storia, la città ed i suoi quartieri. Ma gli spazi emotivi del mio pensiero non riescono ad avere limiti imposti. Ed oggi la mia ricerca si espande a temi diversi. Una ricerca nella ricerca, il tentativo di scoprire quali sono gli attimi di vita che riescono a darmi emozione, per farne un interesse maggiore, una specialità, uno scopo. E' il fluire continuo di immagini, lo scorrere della vita. Così le immagini formano i nostri pensieri, i nostri ricordi, le nostre emozioni. Bloccare un'immagine è fermare un attimo della nostra vita, dargli valore e supporto. E' la mia ricerca, in evoluzione continua. Email: miz@maurizioalecci.it |